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Il pop-realismo di
ROSALBA RUSSO

Rosalba Russo nasce a Catanzaro, consegue la maturità artistica e lavora come disegnatrice presso gli studi tecnici di Catanzaro e L'Aquila.
Nel 1987 frequenta a Firenze una scuola di grafica pubblicitaria. Nel 1988 ritorna a Catanzaro e lavora come grafica per studi privati entrando nell'assetto societario della cooperativa Promidea, dove svolge attività di progettazione grafica per l'immagine aziendale e commesse esterne.
Contemporaneamente frequenta l'Accademia di Belle Arti di Catanzaro (scuola di decorazione) e si diploma con la Tesi. "Dostojeschiume di sfuggente nubi" (sulla comunicazione visiva negli anni venti sovietici) ed ottiene il riconoscimento di pubblicazione.
Dal 1995 la Russo espone in mostre personali e collettive e partecipa a manifestazioni locali e nazionali con murales e incisioni a Catanzaro, Cosenza e Borgomanero.
Di lei hanno scritto molti giornali e riviste ed è presente sui siti: artepensiero.it e ilmecenate.com.

Quelle di Rosalba Russo sono storie di vita vissuta, delle quali i media (televisione carta stampata) si sono nutriti copiosamente: l'artista rielabora questi avvenimenti imprimendoli prima sulla carta, poi sulla tela e dando loro una connotazione diversa dall'originale.
E' come se la stessa storia venisse raccontata in due maniere diverse.
Nelle opere di Rosalba Russo c'è un accostamento inconscio al Noveau Realisme e in particolar modo a Mimmo Rotella, ma mentre Rotella si serviva dei media (manifesti cinematografici) incollandoli sulla tela e poi lacerandoli, la Russo riporta sulla carta bianca le immagini contenute in giornali e riviste e le sovrappone le une sulle altre.
Quello di Rosalba Russo si potrebbe chiamare tranquillamente pop-realismo, perché usa i materiali popolari della carta stampata per creare strutture realisticamente riconoscibili. La scomposizione del soggetto conferisce all'oggetto stesso quel carattere di unicità ineluttabile che spesso gli manca nella realtà.
Da una sovrapposizione di elementi sorgono "nuove figurazioni" o astrattismi dai toni nebulosi.
E' come entrare in un paesaggio fantastico, dove niente ha senso, se non in una prospettiva allucinata.
Le tele di Rosalba Russo sono sature di informazioni , ossessionate dalla pubblicità, da internet e dai media.
I colori sono quelli ricavati direttamente dalle immagini riprodotte, detriti visivi del mondo contemporaneo iperinformato, colori riciclati in allegorie oniriche, con uno spirito di ottimismo senza speranza, qual è il contenuto martellante dei media, che non raccontano mai niente di buono.
Come cantore del caos moderno Rosalba Russo utilizza tutto, dai "magazines" alla loro letteratura, infatti, le immagini sono frammiste alle parole e ai testi, anch'essi ribaltati e distorti.
Quella della Russo è una forma di comunicazione moderna fatta di figure fantastiche che trasformano la realtà in sogno, in linguaggi differenti e situazioni impreviste.
Rosalba Russo è un artista in continua evoluzione e non trova difficile ricostruire i vecchi stati d'animo che avevano sollecitato opere diverse (vedi i suoi nudi ad olio e terre) perché senza passato non ci può essere futuro. Sarebbe come se uno scrittore rinnegasse i suoi scritti precedenti. Si tratta sempre di esperienze artistiche diverse, che unite insieme vanno avanti di paripasso e si evolvono.
Le ultime opere di Rosalba Russo suscitano attenzione e sorpresa, in esse si può individuare la diversità che si traduce in originalità (questo è il sogno di ogni artista).
La versatilità sorprendente della Russo si conferma in questi ultimi lavori dal carattere molto personale, dove più che la tecnica e la professionalità (indispensabili per un artista) colpiscono la fantasia e il gusto, cher se usate bene e creativamente sono impulso motore per la realizzazione di cose grandi.
La vita stessa è un'opera che si trasforma in arte, un'arte che proviene dalle cose che ci circondano. L'obiettivo dell'artista è quello di trovare precise connotazoioni con la realtà.
La Russo sembra averle trovate, trasformando i fatti della vita e storicizzandoli sulla tela.
Forse, proprio questo, è il più bel diario anche della sua vita.


Eraldo Di Vita  


E-mail: rosalbarusso2003@libero.it
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