La sua formazione inizia a Milano da giovanissimo (vedi la sua appartenenza al gruppo "Milano 70", con Sergio Dangelo, Degasperi, Mozart, Moiso), continua a New York (vedi il suo incontro con Rauschemberg) e in Toscana dove attualmente lavora.
L'artista sente l'esigenza di confrontarsi con la materia, utilizzandola come strumento linguistico e rendendola il fulcro della propria poetica.
Gli sviluppi più recenti della produzione di Boldrini si caratterizzano nell'utilizzo di tele grezze e di poco colore e nell'originalità delle cornici invase, costruite dallo stesso artista, da cerchi di botte, reti ecc.)
L'intervento di Boldrini si sposta dalla creazione-invenzione di un'immagine, al montaggio di elementi già esistenti, accostandosi ai procedimenti che avevano caratterizzato il surrealismo, il dadaismo ed oggi, a maggior ragione, si integra in quella "nuova corrente" d'avanguardia che è l'iperspazialismo.