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L'astrattismo concreto di Enza Voglio

Artista napoletana, ha frequentato l'Artescuola di Calcografia, la Scuola libera di nudo e l'Accademia di Belle Arti di Napoli.

E' considerata una delle pittrici più interessanti di quest'ultima generazione, ha fatto mostre in Italia e all'estero ed è presente nelle pubblicazioni d'arte più importanti.

La sua pittura, personalissima sia nel colore che nel segno, si riallaccia alle concezioni spazialiste e all'astrattismo concreto.

Lirismo romantico e rigore intellettuale sono le due anime dell'astrattismo di Enza Voglio, che opera la rottura più traumatica e definitiva dell'astrattismo post-moderno.
L'astrattismo di Enza Voglio non è solo un concetto inerente le arti visive in senso stretto, ma afferma l'esigenza dell'universalità della rappresentazione artistica al di fuori delle divisioni e dei contrasti che caratterizzano tutti i movimenti di avanguardia, quelle istanze di libertà cioè, al centro delle quali sta l'uomo, con i suoi sentimenti, le sue ribellioni e le sue esigenze interiori.
Mi sembra di essere di fronte ad una pittura intesa come liberazione definitiva dell'arte dalla zavorra dell'oggettività pura, per una supremazia assoluta della pura sensibilità. un'astrazione nella quale si annulla l'arte stessa che finisce per identificarsi nello spirito e nell'intellettualità ( del resto la parte astratta dell'uomo è proprio la sua interiorità).
Tuttavia quando andiamo ad esaminare ed interpretare i titoli che l'artista dà alle sue opere ci accorgiamo che al nostro discorso precedente dobbiamo agiungere qualcosa.
Come si giustificano titoli reali in opere astratte, quali:"Bikini"(un'opera a fondo rosso di richiamo kleeiano), "Gold" (fondo rosso con tagli di colore verde), "Idiosincrasia" (dove domina il verde e il viola), gli "incontri 1-2-3-4 (che avrebbero fatto felice Lucio Fontana e i grandi spazialisti). La giustificazione sta nel fatto che la dove si parla di astrazione, nei dipinti della Voglio, ci si riferisce comunque a qualcosa che rimanda ad una situazione già esistente e l'astrazione stessa si apre alle possibilità di diversi tipi di significato e di interazione con altre forme comprese quelle della cultura di massa (vedi l'opera "Inframmett...enza", un richiamo al nome dell'artista , con radi elementi figurativi).
Allora, quando un quadro astratto si intitola, per esempio: "Maternità", non ci dobbiamo aspettare di vedere una donna col pancione, ma occorrerà immedesimarsi in quali sono i sentimenti che una donna prova nell'essere incinta, sensazioni che in pittura si esprimono col segno e col colore, in musica con le note e in poesia con i versi.
L'astrazione di Enza Voglio afferma una pittura umanistico-relazionale, carica di mistero e di magia, interessata allo spirituale, al metafisico, il tutto espresso atrtraverso il colore.
In realtà l'astrazione della Voglio pretende di avere anche un legame con la realtà esterna e con l'idea che il "significante" possa e debba avere sempre un "referente".
Enza Voglio, con la sua arte, è capace di giungere immediatamente alle fonti più segrete dell'emozione e della spiritualità: il colore, il segno, la massa sono posti in rapporto dialettico tra loro in modo analogo al ritmo, al contrappunto e al timbro del discorso musicale.
Certi colori e certe forme costruiscono un codice capace di comunicare con immediatezza emozioni quasi oggettive ed è come se l'artista si estraneasse dalla pura realtà in cui vive e si ponesse in contemplazione davanti alla tela bianca in una mistica meditazione, finchè ne scaturisce spontaneamente l'atto pittorico.
Tutto ciò non è in contraddizione con quello che abbiamo detto in precedenza, quello cioè di cercare dei referenti nella realtà.
Ecco come la "nuova arte" di Enza Voglio si riappropria della sua desinenza per riconfermarsi donna, riscopre il lato femminile, quello sensiibile ed emotivo, quello creativo e raffinato, quello solare e profondo.
Sono questi gli stimoli che l'arte di Enza Voglio ci suggerisce: quella sensibilità femminile unita al gusto, alla classe e alla fantasia.
Contrariamente a quello che facevano Kandinskij e Klee, che affermavano una non obiettività delle loro composizioni, non rappresentando la realtà ma solo l'espressione della propria creatività, Enza Voglio aderisce a frammenti della realtà e la immette come protagonista nei suoi lavori, al punto di farci coniare e di attirarsi l'appellativo di "astrattista concreta".

Eraldo Di Vita  
OPERE
Cliccare sull'opera per ingrandirla.
Bikini Gold
Idiosincrasia Implicazione
In... contro 1 In... contro 2
In... contro 3 In... contro 4
Inframmett... enza Ipotesi
Maternità Pantomima
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