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Adriano Velussi - L'Arte Povera al cuore della natura


Adriano Velussi è nato a Gorizia nel 1948 ove vive e lavora.
Di formazione autodidatta, la sua attività pittorica ha inizio nei primi anni Settanta, ispirandosi inizialmente alla natura, successivamente ai maestri come Max Ernst, Arman e De Chirico. Da allora ha sempre sperimentato tecniche e stili diversi che sono diventati poi la sua impronta personale.
Adesso, Velussi è membro di diverse Accademie e Circoli Culturali e la sua attività è documentata presso l'archivio storico della casa editrice "Il Quadrato", centro regionale di catalogazione di Villa Manin, Archivio Storico della Galleria Regionale "Spazzapan" di Gradisco d'Isonzo.
Numerose sono le mostre personali e collettive di questo artista e le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private di tutta Europa.

Con le sue ultime opere (sculture) Adriano Velussi sembra essere uscito dalla stagione dell'arte povera per entrare nel cuore della natura.
Velussi diventa artista concettuale e fa della manualità e delle ore di lavoro passate a modellare il legno, plasmarlo per ottenere il risultato voluto.
Mentre nella vera e propria scultura esiste il principio del "levare" (togliere materiale), nel "Modellato" il procedimento consiste nel lasciare così come si è scoperto in natura un determinato oggetto e abbellirlo (mettere) con altri elementi. In questi casi la bravura dell'artista è proprio quella della scelta che egli effettua fra le varie proposte che la natura gli presenta.
Da sempre, comunque, il concetto e la materia convivono nell'arte di Adriano Velussi e questa volta interviene con vari accorgimenti nel processo di crescita di alcuni tronchi d'albero in modo che le piante conservino la memoria dei suoi gesti. I titoli che si potrebbero dare a queste sculture sono: "Albero della vita", "Divergenza", "Guerriera", "Lui ti guarda", "Pendere a destra" o "Totem", ma ognuno di noi può dar loro i titoli che desidera. Alcuni temi si rincorrono nella produzione di Adriano Velussi, da un'opera all'altra: l'epidermide, la scelta dei materiali spesso non convenzionali, la convivenza tra l'uomo e la natura, la natura che diventa arte, un momento supremo di relazione tra l'individuo e ciò che cresce attorno a lui, una relazione che si svela in queste opere, in un dialogo di azioni e di esperimenti registrati con la precisione del documentarista. La volontà di un rapporto paritario tra la sua persona e le cose è all'origine dell'ultimo lavoro di Adriano Velussi e il tessuto connettivo, questa volta, è proprio la natura.
E' un dialogo, quello di questo imprevedibile artista, con gli alberi morti che rivivono una nuova vita sotto la sua insistenza; alberi scavati nel tronco, a volte seguendo uno degli anelli di crescita della pianta per rintracciare la gioventù e la vita.
Perfino le radici e i rami, in quest'ottica, assumono per Velussi una valenza poetica: "Il propagarsi di un ramo nello spazio alla ricerca della luce, ha la stessa struttura di uno sguardo".

Eraldo Di Vita

OPERE
Cliccare sull'opera per ingrandirla.
Divergenza L'Albero della vita
Guerriera Lui ti guarda
Matriarcato Pendere a destra
Pendere a sinistra Totem 1
Totem 2 Arriva dall'interno
Separazioni Sul nascere
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