WebArtMagazine@Altervista
« Indietro [M-Q] | Home | ArteNetwork.Altervista.org

Gli Occhi dell'Anima di Valeria Pontoglio

Dipingere è come sognare.
Io sogno ogni giorno, ed ogni giorno dipingo , disegno e ricerco dentro e fuori d me la causa che mi spinge ad imbrattare tele nella ricerca del mio essere e del mio bisogno di comunicare attraverso il disegno, il simbolismo ed il colore, quel qualcosa che mi travolge, una forza che nasce da dentro ed invade il mio essere.
"L'entusiasmo in arte è una cosa che non si può definire, essa non ha limite, senti un piacere che emana da te e diventa poesia e questo entusiasmo fino a che dura completa l'opera", cosi scriveva Marino Marini, e non trovo parole migliori esprimere il concetto di fare arte.
Tutti possono imparare a dipingere dal vero, ma poi la verità e la bellezza devono ritrovarla dentro di se. La verità e la bellezza non sono nelle cose, non sono nel mondo, ma nel profondo di noi, in quella parte nascosta che non sarà mai conosciuta, ma che deve essere liberata.
Solo in quello slittamento ci sono la verità e la bellezza e il senso di ogni ricerca e rappresentazione. Sento il bisogno di arrivare a sognare ciò che ricordo. Questo significa per me creare. A quel punto la matita, il pennello, gli occhi, tutto diventa secondario.
Mi piacerebbe parlare dei segreti della pittura, dei segreti dei colori, della possessione e dell'euforia che accompagnano ogni creazione, ma non posso farlo se non attraverso i miei lavori.
Devo dunque violare la regola, stravolgere l'abitudine, deludere le aspettative. E nello stesso tempo rendere tutto terribilmente vicino, umano e vero.
Solo così la pittura mi riguarda, e solo così per me ha significato.
Un pittore è uno che si sporca le mani con i colori, con la materia incandescente dei sogni.
La pittura è mania, possessione, incanto, si può chiamare anche Amore.

Valeria Pontoglio

VALERIA PONTOGLIO, pittrice:
Sono nata a Romano di Lombardia (Bergamo).
Ho viaggiato in lungo ed in largo per il mondo.
Ho studiato all'Istituto d'Arte "Andrea Fantoni" di Bergamo e mi sono diplomata all'Istituto d'Arte "Paolo Toschi" di Parma.
Ho allestito la mia prima Mostra personale a Bergamo nel 1995, poi a Milano, Cremona, Graz in Austria, Parigi, Panama City, Londra, Genova, Principato di Monaco, Udine, Salisburgo, Pavia, Monaco di Baviera, Berlino ecc.
Ho partecipato anche ad innumerevoli collettive.
Nel 2017 ho realizzato un mosaico sulla facciata della Chiesa parrocchiale di Montello.
Ho ricevuto numerosi riconoscimenti in vari concorsi, sono stata finalista del "Premio Arte" nel 2005.

Valeria Pontoglio è da considerarsi un'artita che ha fatto suo il movimento espressionista europeo, quella propensione ad esaltare il lato emotivo della realtà con "gli occhi dell'anima".
La sua poetica si pone il problema del recupero della figurazione, risolta secondo i moduli del realismo romantico italiano che si riallaccia alla storia dei nostri grandi artisti del Rinascimento.
Valeria Pontoglio risolve la sua figurazione sviluppando una sorta di racconto fantastico dove anche negli antichi ricordi si dispongono simboli della modernità (vedi opere come "Aracne", "Leda" o "... e infine uscimmo a riveder le stelle".
Lo stile di Valeria Pontoglio si distingue nell'uso di una materia cromatica in stesure piatte, lisce e continue, dentro la netta recinsione del disegno.
L'occhio interno di questa artista si sostituisce a quello esterno creando un rapporto intimo fra etica ed estetica (vedi "Hope Fully".
La Pontoglio conosce bene la nostra storia dell'arte recuperando gli elementi romantici fra passato e presente, ritrovando finalmente il dato comunicativo nell'arte stessa. Il suo è un linguaggio raffinato, originle e di onirica figurazione. Anche i colori, a volte accesi e lucenti, non fanno altro che esaltare il suo lavoro.
A mio avviso siamo di fronte ad un'artista che ha capito chiaramente i "segreti" della pittura.


Eraldo Di Vita

OPERE
Cliccare sull'opera per ingrandirla.
Donna... In un Sutra
Aracne Cavallo
Bartali ...e infine uscimmo...
Autoritratto Hope Fully
Ho perso la testa Leda
Pishon Venere
Web Art Magazine contact: e-m@il