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Roberto Parrini

Roberto Parrini è nato a Siena nel 1937, vive e lavora a Roma, dopo un prolungato soggiorno a Firenze e alcune presenza a Milano.
La sua è una vita di molteplici esperienze, ha studiato musica e pittura, incoraggiato a dipingere da Pietro Annigoni.
Nel 1970 ha frequentato l'Università Internazionale dell'Arte di Firenze diretta da Carlo Ludovico Ragghianti. Nell'anno successivo viene segnalato tra i migliori giovani pittori italiani da una ricerca dell'Unesco, per il quale realizza alcuni manifesti tra i quali quello dedicato all'Anno Internazionale della Donna.
La tematica di Parrini si è sviluppata cominciando dal disegno dal vero di animali ai pubblici macelli, dei cadaveri nei depositi di medicina legale, di diseredati nelle mense popolari e nei pubblici dormitori, di malati di mente negli ospedali psichiatrici.
Ha effettuato mostre in Italia e all'estero e le sue opere figurano in diverse collezioni pubbliche e private.

I Mostri che abbiamo dentro

Solitudine, sesso, socialità,erotismo sono alcuni elementi che definiscono la condizione dell'uomo moderno.
"I mostri che abbiamo dentro, che vivono in ogni uomo, nascosti nell'inconscio, sono un atavico richiamo. I mostri che abbiamo dentro, che vagano in ogni mente, sono i nostri oscuri istinti e inevitabilmente dobbiamo farci i conti. I mostri che abbiamo dentro, silenziosi e insinuanti, sono il gene egoista che senza complimenti domina e conquista. I mostri che abbiamo dentro sono insaziabili e funesti. I mostri che abbiamo dentro ci inculcano idee contorte e il gusto sadico e morboso di fronte ad immagini di morte". [Giorgio Gaber]
Roberto Parrini è uno dei pochi intellettuali rimasti nel mondo dell'arte e come Gregor Samsa, il protagonista de "La metamorfosi" di Kafka, invece di trasformare se stesso nell'orrido e gigantesco insetto, deturpa i suoi personaggi e fa risaltare la parte "peggiore" di essi, quella più tenebrosa , come quando agli inizi della sua carriera disegnava, a Firenze, i pazienti dei manicomi e i cadaveri degli animali nei macelli comunali.
Che strano personaggio, vi varrà da chiedervi, ma se pensate per un attimo alla vita di uomini come Max Ernst, Klee, Magritte, Modigliani, Van Gogh e Schiele, le stranezze degli artisti non vi meraviglieranno per niente e capirete anche le ragioni per le quali un artista sceglie la strada più congeniale al suo temperamento di uomo.
Roberto Parrini, che conosce bene la storia dell'arte internazionale, ha scelto la strada del " silenzio", odiando a morte il "frastuono" della ricerca del successo a tutti i costi (del resto anche i citati Ernst, Modigliani , Van Gogh e C. non conobbero mai il grande successo da vivi); lui disegna i mostri che abbiamo dentro e non abbiamo il coraggio di mostrare al prossimo , rimanendo con le nostre ansie e le paure che ci tormentano e ci turbano i sonni. Parrini diventa il nostro Maestro all'Ecole de Monstres (La scuola dei mostri), ce li rende più accettabili, grotteschi e improbabili, surreali, eppure quasi familiari ,per abituarci a sopportarli dentro di noi.
Con le sue fantasie, Roberto Parrini rende visibili le nostre paure e i pensieri che non vorremmo mai svelare a nessuno, come il pensiero fisso di una donna con due falli nel cervello e quello di molti di noi che pensano al la donna come ad un busto formato da un occhio, una bocca orizzontale e un grande sesso verticale, un caprone che ingoia un altro animale, a significare "e verrà l'uomo a castigar l'altr'uomo", la testa di un alieno (l'uomo del futuro?) o l'uomo cavallo, per sottolineare quella sottile differenza che passa fra l'uomo e l'animale: la ragione.
Parrini si chiede se la figurazione in sé stessa ha ancora un senso e va alla ricerca di nuove forme e significati, cercando con insistenza quella reazione chimica che l'opera deve suscitare tra l'opera stessa, il pittore che l'ha realizzata e chi la guarda.

Eraldo Di Vita

OPERE
Cliccare sull'opera per ingrandirla.
Frankenstein Jr. Il tallone di Achille
Mr. Kappa Codardia
Il caprone La prostituta
L'uomo del futuro L'uomo cavallo
Sesso in testa Uomo n. 2
Dentro la materia Uomo n. 1
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