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Mitologie e archetipi di Patrizia Nicolini

Patrizia Nicolini è nata a Vicenza, dove vive e lavora: Ha conseguito la Maturità Artistica nell'88 e si è diplomata all'Accademia di Belle Arti di Venezia.
Ha frequentato corsi di incisione alla Scuola Grafica "Remondini" di Bassano del Grappa e ha frequemtato il corso di fumetto di Sandro Staffa.
Ha già al suo attivo svariate mostre personali e collettive (Secondo Premio al Concorso Nazionale "Giuffa" di Venezia).
Ecco cosa dice Patrizia Nicolini del suo lavoro:
"Nei miei lavori le figure umane sono descritte come riflesse da specchi deformanti, presenze scarne e rassegnate ad un silenzioso struggimento cui non sono estranee suggestioni dell'arte africana e russa.Spesso il supporto è una tavola di legno impreziosita da laccature a foglia d'oro. Il linguaggio è di un espressionismo spinto che si approvvigiona di ulteriore ironica drammaticità dall'uso di pochissimi colori essenziali, se non addirittura solamente del bianco, a rendere fantasmatiche le già scarne e disarmoniche anatomie".

Simbolismo, Surrealismo, Vorticismo, oltre all'espressionismo?
La pittura di Patrizia Nicoilini è simbolista in quanto rifiuta il realismo, nella convinzione che la pittura deve comunicare idee e stati d'animo piuttosto che descrivere un mondo visibile.
Lo stile di questa artista varia da una ricchezza minuziosa a una serenità stilizzata, quasi a voler trasmettere un senso di mondo ultraterreno.
Frequenti sono i soggetti (meglio simboli) di carattere mitologico, peccato, morte, erotismo, come nel simbolismo puro.
La Nicolini è anche surreale in quanto la sua arte ha lo scopo di risolvere il contraddittorio tra sogno e realtà, fra le strane creature nate dal nostro inconscio e la letteratura intellettuale che ne deriva.
Le opere di Patrizia Nicolini riescono ad emanare un vortice di interrogativi e di emozioni (Vorticismo?), con quello stile in apparenza duro, spigoloso, ma fortemente dinamico, come nella scultura, specialmente quella in legno.
Non a caso la Nicolini crea i suoi lavori su tavole di legno e i suoi personaggi (simboli) sembrano quasi intagliati in questo materiale, dipinti con acrilici, vernici e spesso foglia d'oro.
Anche il colore (preferisce il rosso) è puramente simbolico e serve a dare risalto alla simbologia di quei "personaggi" arrivati sulla terra da altri pianeti (siamo al principio o alla fine della nostra evoluzione?).
Nell'arte di Patrizia Nicolini c'è il superamento della storica contrapposizione tra figurativo e astratto, proprio nell'approdo archetipale (primo modello esemplare).
La sua pittura si caratterizza con una significanza ideologica, nel tentativo di rispondere ai significati nascosti che riesce a veicolare con le sue immagini simbolo (archetipi della sua immaginazione).
Nella pittura della Nicolini c'è la volontà di proporre nuovi miti attraverso un linguaggio colto, attivo e propositivo, con accenti primordiali: un linguaggio evocativo che si risolve in immagini percorse da inquietudine quasi espressioinista.
In questa pittura ci sembra fondamentale la dimensione della memoria e la sedimentazione del ricordo.
Andando al di là dell'immagine la Nicolini trasfigura l'ordinario, riscoprendo ed evidenziando istanze portatrici di nuovi significati e messaggi universali i quali appartengono ad una dimensione collettiva a cui ciascuno, seppur con differente approccio, può avvicinarsi.
Quelo della Nicolini è un universo che parla agli occhi, ma si rivolge anche e soprattutto alla nostra capacità di amare i sogni, di tornare bambini nelle fiabe, di indagare il nostro inconscio, di compremndere la riccchezza della nostra storia e della nostra cultura, di ricordare che l'immagine non è altro che la traduzione in termini perrcettivi di forme e sensazioni che abitano lo spazio silenzioso della memoria creativa.

Eraldo Di Vita
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