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Francesco Mignacca - La favola del colore

Francesco Mignacca è nato ad Ancona nel 1971, vive a Giovinazzo (BA) dove svolge le sue attività.
L'arte rappresenta per lui il canale espressivo privilegiato per la conoscenza de sè e del mondo.
Dipinge già da giovanissimo; ha realizzato centinaia di quadri (di stampo colorista-materico con olio e tecniche miste) e partecipato a numerose mostre personali e collettive.
Si è diplomato in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Bari con la tesi "In risposta alla Lettera di Giovanni Paolo II agli artisti".
Ha frequentato corsi di formazione con docenti e artisti contemporanei.
Ha collaborato con Fedele Boffoli, in ruoli organizzativi, alle attività di: Movimento Arte Intuitiva (dal 1999 al 2001); Gruppo di Arti e Studi Dottrinali "T"Tradizione (2002); Webgalleria d'arte e poesia Anforah per la promozione dei giovani talenti artistici (dal 2004).
Si occupa attivamente di critica d'arte e dal 2007 gestisce in proprio un atelier, non commerciale, di Arti figurative.

Sue opere agli indirizzi web:
Anforah-Antico Mediterraneo
Anforah - Il Tango dell'Onda

Atelier:
via Cattedrale 14, 70 054 Giovinazzo (BA)
tel: 393-7049043.

fm.spiga@libero.it

Per Francesco Mignacca l'arte non è un gioco o un passatempo modaiolo per allontanare la noia o riempire i giorni; per lui l'arte è necessità primaria e linguaggio fondamentale di vita (Posso testimoniare di averlo visto in difficoltà nei periodi in cui, per altre motivazioni, non poteva dedicarsi con intensità alle sue creazioni pittoriche...).
Le sue maxitele (dipinte ad olio ed altre tecniche miste) sono delle spettacolari e solari mega-tavolozze mediterranee, ricche di rilievi materici puntinati ed altri notevoli e sensibili effetti artistici, che mostrano storie (immaginali e reali) di favole, leggende e paesaggi, stili ed architetture d'Oriente e Occidente (tipici della Puglia dove lui vive dall'infanzia).
Nei suoi entusiasmanti dipinti ricorrono importanti soggetti e simboli (filosofici, ermetici, religiosi...) ricchi di significati arcaici e metaforici (numeri, lettere, spighe, anfore...); come anche notevole e vibrante, nelle sue opere, è la dimensione espressiva del colore (...crea, di continuo, suggestione e tensione...) realizzata con una personale e innovativa tecnica di stesura di pigmenti e paste.
Nei quadri di Mignacca, assistiamo a meravigliosi giochi prospettici di immagini luminose e cangianti che meravigliano e mutano, evocando piacevoli sonorità e sensazioni.
Mignacca dipinge la luce; e, attraverso il colore, il segno e il racconto, la riflette e trasmette nella realtà metaforica e speculare dell'arte, essenza sempre viva e attiva.
Registriamo in più, in un momento storico in cui la concettualizzazione dell'arte ha tristemente allontanato la gente dagli artisti e dalle loro opere, che la pittura di Mignacca piace alle persone della strada (è sognante e recupera, nel contempo, la fisicità delle cose...); ciò è un dato di fatto formidabile, le famiglie, gli anziani e i bambini spesso si fermano ad osservare i suoi quadri, a toccarli meravigliati, a commentarli e richiederli; è questo oggi, consentitemi, poco non è.

Fedele Boffoli
OPERE
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