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Massimo Marchesotti

Massimo Marchesotti è nato il 1º giugno 1935. Giovanissimo inizia gli studi musicali e si diploma al Conservatorio di Musica di Milano e pur dedicandosi professionalmente negli anni a venire alla pittura, la musica rimarrà tuttavia la sua grande ed ancora attuale passione sia come ricercatore etno-musicologico che come direttore artistico di un prestigioso complesso corale di tipo popolare.
Dal 1960 inizia ad esporre attraverso mostre collettive mentre, dal 1969 allestisce esposizioni personali che gli concedono le più significative affermazioni nazionali ed internazionali.
Comincia nel 1970 un rapporto espositivo con la Galleria dello Scudo di Verona che continua tuttora. In quel periodo Marchesotti realizza delle opere nelle quali si avvale con profitto della bussola del grande Bonnard che, successivamente, si riallacciano in una crescita di vegetazioni alla Kokoschka. Viene premiato nel 1971 con la Medaglia d'Oro dal Presidente della Camera dei Deputati al Concorso Intenazionale d'Arte Contemporanea MTI71 (il quadro si trova a Montecitorio).
Terminata, ma mai del tutto esaurita negli anni quella produzione, subentrerà in lui un atteggiamento di approfondimento e di indagine sulla condizione dell'uomo nel contesto della società, tema questo che non abbandonerà più. Inizierà un'intensa e cospicua attività disegnativa. Sarà, e continuerà ad essere, una tormentata ricerca sulla figura umana e un'impietosa raffigurazione dei soggetti che egli un po' inchioda sulla tela con una evidenza esasperata e visionaria.
L'allungarsi e il contorcersi delle forme, che ricorda per certi aspetti Soutine e Varlin, divengono più che mai fusione ferace e disperata di colore, senso di fiamma, fluire della materia in spiritualità.
Nel 1986 il CONI affida a Marchesotti l'incarico di organizzare l'incontro artistico "45 Pittori illustrano lo sport" tenutosi al Foro Italico a Roma, in quell'occasione ha lavorato con i pittori Ennio Calabria, Franco Angeli, Titina Maselli.
Espone a Berlino con il Gruppo Bergfelde affinando con questo gruppo le tecniche dell'incisione.
Conosce Gabriele Mucchi e partecipa ai suoi "lunedì culturali". Mucchi dedicherà a Marchesotti alcune recensioni.
Incontra lo storico d'arte Andrè Verdet a Saint Paul de Vance, per lui realizza, in quell'occasione, alcuni ritratti. L'incontro con lo scrittore Luigi Santucci permetterà a Marchesotti di illustrare un suo racconto, inoltre inizierà una collaborazione musicale con i compositori Bruno Bettinelli e Luciano Chailly.
In cinquant'anni di pittura Marchesotti ha tenuto mostre personali a Milano, Verona, Vicenza, Siena, Padova, Bologna, Barcellona (SPAGNA), Lisbona, Berlino, Trento, Merano, New York, Roma, Vienna, Venezia, Catania, Sydney (AUSTRALIA) ed in diverse altre città in Francia e in Danimarca. È stato invitato ad esporre alle principali manifestazioni d'arte visiva sia in Italia che all'estero.
Viaggiatore acuto e instancabile visita gran parte dell'Europa, America, Canada ed Africa ma, attratto dalla luce dei paesi del Nord, da quasi vent'anni soggiorna per lunghi periodi sulla costa occidentale dello Jutland danese conducendo un'approfondita indagine sul paesaggio e sulla figura che lo portano a realizzare oli, disegni ed acquerelli di intensa suggestione.
In questo contesto alcune gallerie danesi si interessano alla sua pittura ed espongono i suoi lavori.
Nel 2005 il Comune di Milano conferisce a Marchesotti la Benemerenza Civica di Sant'Ambrogio per la sua lunga attività artistica sia nel campo dell'arte figurativa sia in quella della musica.
Le sue opere sono entrate a far parte di collezioni pubbliche e private.

L'Espressionismo italiano

Solitudine, sesso, socialità,erotismo sono alcuni elementi che definiscono la condizione dell'uomo moderno. Nella pittura di Massimo Marchesotti tutti questi elementi sono riuniti tra loro e si amalgamano perfettamente, come nella ricerca spasmodica dell'intimità tra le persone ha codificato il suo virtuosismo pittorico e nell'indagare artisticamente la vera essenza dell'uomo contemporaneo.
Rovelli interiori e sperimentazioni tecniche sono state necessarie a Marchesotti per spingere fino all'estremo i soggetti della sua pittura, per volerne raccontare anche il progressivo processo di caduta morale e spirituale.
Quello di questo artista è come un diario, a volte delirante e visionario, di ciò che accade nel mondo , come una continuazione dell'opera di Francis Bacon per quanto riguarda certa figurazione o degli espressionisti per l'uso del colore. Mentre nell'Europa dell'arte esplode la mania dell'astrazione, Marchesotti si accanisce sulla figura umana e sul suo comportamento esistenziale e psicologico, puntando su una pittura d'immagine, di grande forza e originalità, esaltando l'emblema stesso della figurazione, il corpo umano. Lo dimostrano soprattutto i suoi nudi, che dal punto di vista erotico non trovano uguali nel mondo dell'arte (vedi:Figura sulla poltrona e rondini), dove le figure sono ingabbiate in una tensione centripeta del corpo stesso, che lentamente sembra prendere luce e spazio dagli sfondi, come in certe situazioni di Lucian Freud e quegli artisti che usano il colore per dipingere le forme Dix, Schad, Auerbach, Heckel, Schiele e Munch, che come Marchesotti vogliono sviluppare forme pittoriche che esprimano i loro sentimenti, piuttosto che rappresentino solo il mondo esteriore (vedi:"Viso con bocca aperta", oppure "Fantasmi e passioni"). Quella di Marchesotti è una pittura intensa e passionale, veicolo di grandi emozioni, fatta di colori violenti, pennellate aggressive, vibranti e vitali.
I dipinti di questo artista non sono del tutto riposanti; invitano l'osservatore ad entrare in un mondo fatto di movimenti spesso contorti e sensuali , mentre i rossi,gialli, blu, verdi e neri si scontrano vigorosamente tra loro creando una vibrante tensione(vedi: "Il mare"). La grande energia che questo artista mette nel dipingere, le figurazioni spesso ribollenti di passione lo pongono in una posizione di grande rilievo, anche storico, nella nascita dell'espressionismo italiano , in cui le dimensioni emotive e i colori vengono usati per raggiungere la massima espressività.

Eraldo Di Vita

OPERE
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Mare Fantasmi e passsioni
Figura distesa Figura sul pavimento
La Tedesca al parco giochi Pittore e modella dentro lo studio
Viso con bocca aperta 8 marzo 2011
Eros e Thanatos Figura che taglia la carne
Figura sulla poltrona e rondini Valentino
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