Mariella Loro - L'etica e la poesia nella pittura
Mariella Loro vive e lavora a Torino. Attratta dal dialogo tra le arti ha studiato musica, canto, teatro per giungere all'ideazione di Performances in collaborazione con varie compagnie, in qualità di curatrice, cantante, attrice, scenografa e costumista.
Legata alla letteratura e alla poesia ha indirizzato, da molti anni, le sue sperimentazioni nel campo del Libro d'Artista e nel rapporto gesto d'arte-scrittura.
Affascinata dalla scultura ha prodotto diverse picto-sculture in vareie occasionbi. Ha fatto parte della prestigiosa Accademia Corale Stefano Tempia, nel 1998 ha fondato l'associazione artistico culturale "La Fucina" e nel 2006 ha aderito al gruppo storico del "Presenteismo" di Roma.
Porta avanti una intensa attività artistica sia sul versante espositivo che organizzartivo e collabora con Gellerie , Biglioteche,Musei e Associazioni Culturali.
Ha pertecipato a mostre personali e collettive e le sue opere si trovano in permanenza presso svariate gallerie, Musei e Associazioni Culturali Iraliane all'estero.
La dimensione mitopoetica e l'approdo a figure archetipali è evidente nella pittura di Mariella Loro (Vedi: Trittico, danza d'amore N.1 e 2).
Nella sua pittura c'è la volontà di proporre nuovi miti attraverso un linguaggio tutto suo, evocativo, che si risolve in immagini evanescenti, percorse da un'inquietudine quasi espressionista (Il sogno di Penelope, Il Fatto o Mille e una notte).
In questa pittura è di fondamentale importanza la dimensione della memoria e della sedimentazione del ricordo (Stanza di bimbo, Il Fatto).
Legata a tutte le arti (musica, canto, teatro, letteratura, poesia) Mariella Loro trasfigura l'ordinario, riscoprendo ed evidenziando in esso istanze portatrici di nuovi significati e messaggi universali, i quali appartengono ad una dimensione collettiva a cui ciascuno, seppur con differente approccio,può avvicinarsi.
Quello della Loro è un universo metafisico ,un mondo che parla agli occhi, ma che si rivolge anche e soprattutto alla nostra capacità di amare i sogni, di tornare bambini nelle fiabe, di indagare il nostro inconscio, di comprendere la ricchezza della nostra storia e della nostra cultura.
L'artista cerca di mostrare cose mai viste, eppure attuabili, a ricordare che l'immagine non è altro che la traduzione in termini percettivi di forme e sensazioni che abitano lo spazio silenzioso della memoria creativa.
E' l'approccio poetico alla realtà di colei che, dopo aver osservato il mondo, ce lo restituisce sottto forma di immagini e colori, anche quando si avventura nella pittura informale (Iraq.1).
Mariella Loro frequenta un'arte intellettuale, come una forma del sapere, un capire l'ansia di voler contenere l'universo e di dare una verità personale, come un poeta, un vate in una società che ha perso la dimensione del mistero e del mito.
Nei dipinti di questa artista c'è etica e poesia, che ci inducono alla "tranquillità" che, forse, è quell'eliottiana visione della luce che ci permette di sentire e di capire il valore più grande, quello della pace interiore.
Eraldo Di Vita
| OPERE | |
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| Figli | L'Aedo |
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| Il fatto | Io cantore di... |
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| Il sogno di Penelope | Iraq 1 |
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| Un sottile vento | L'uomo perde la maschera |
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| Iraq - Vivere... | Danza d'amore n. 2 |
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| Danza d'amore (valigia) | Danza d'amore |