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Astrazione, sublimazione e ricerca spaziale Il tema delle opere di Giuseppe Lippi, proposto mentalmente dall'artista, svolge l'itinerario della vita, di una complessiva e spesso compiuta atmosfera di verità colta attraverso elementi astratti. La lettura può essere semplice e i sospetti dissipati dalla medesima ragione di esistenza del tratto, condotto spesso con movimenti di sviluppo, che richiamano ad una storia poetica e psicologica dell'artista, a un ulteriore fantasticare, alla sua tecnica palpitante e convincente. Giuseppe Lippi, nelle sue odierne ricerche, ha inventato nuovi alfabeti, attraverso i quali molti tradizionalisti non potrebbero esprimersi con la medesima tensione emotiva. Le esecuzioni di Lippi sottolineano tipiche calligrafie di visione, una condizione libera della ricerca di uno stilo originale, di un racconto abbozzato, di un criterio soggettivo, di orizzonti di bellezza e di nuove suggestioni. L'esperienza informale di Giuseppe Lippi è senza dubbio fra le più intense e profonde in Europa. Sono rimasto affascinato dalle opere delle sue ultime esposizioni: "L'anima del nero", mostra presso la Fondazione di Ca'Ghironda, col patrocinio dell'Università di Bologna e "Nero", presso "Mercurio Arte Contemporanea" di Viareggio, col Patrocinio alla Cultura del Comune di Viareggio. Ecco come salta fuori anche l'animo poetico di Giuseppe Lippi, nei versi che accompagnano alcune opere esposte. "ALBA ALL'INVERSO" Il nero ha un'anima che ingloba in sè l'energia del silenzio d'ogni luce. Tagli, squarci, porte sghembe e improvvise s'aprano sulla nostalgia del bianco che si assottiglia. oppure: "LI'SULLA PORTA, PRIMA DI SPARIRE" Esita sempre il cuore ad entrare leggero nella tenebra. ed ancora: "DIETRO LA FORMA" Oltre, varcato l'ultimo residuo d'azzurro che appena ci rammenta una vita peribile, le figure cominciano a ignudarsi. Quel nero che si fa strada nel deserto del bianco è lo svolgimento fantastico di queste opere d'arte; il nero, il non colore che riassume in sè tutti i colori dell'iride, trionfa nei lavori di Lippi. Nelle ultimissime opere Lippi affronta nuove ricerche (collage e tecniche miste, materiche) dove alcune macchie di colore, giallo e violetto, bucano il nero e danno ulteriore luce ai dipinti. E' proprio dal nero e dal bianco, comunque, che nasce il principio del conflitto delle metamorfosi estetiche e l'architettura dell'opera crea modelli proficui di ogni altra oggettività culturale. L'informale si è appropriato, con Giuseppe Lippi, delle ragioni di ordine e di schema positivo-negativo per la ricerca e la successiva scoperta delle emozioni psicologiche dell'interiorità, che erano passate dall'action painting, alle metodologie neo-dogmatiche del cromatismo ad ogni costo. Quelli di Giuseppe Lippi sono segni vibranti e densi di pathos, i quali conferiscono al supporto o al foglio bianco la testimonianza di una timbricità ricca ed eccentrica, fra il fondo della superficie e la materia. Questi segni evidenziano, in uno scontro-incontro, luce ed atmosfera, una organicità riflessa ed euforica. La negazione del colore, quel colore che quasi sempre tende a distogliere l'attenzione dell'osservatore dallo spazio e dalla profondità di ciò che si vuole rappresentare, era stata evocata anche da Franz Kline, una delle figure principali dell'espressionismo astratto. Il "segno" di Giuseppe Lippi diventa oasi di immagine dinamica, logica coscienziale di un meccanismo specialistico, di esteticità e percettiva di nuove filologie grafiche. Le opere di questo artista comunicano e giustificano la percezione nuova dei segni e la loro attualissima comunicabilità. Indizio questo di messaggio culturale, civile, storico e anche polemico: esse cercano di creare uno stato poetico di armonia dell'assoluto. Queste opere non tollerano schemi descrittivi, nè volgari pigmenti cromatici se non per dare essenza e sopravvivenza al sogno interiore dell'uomo. Anche questo è un genere di protesta, senza creare sarcasmi figurativi e feticisti, ma una reinvenzione mistica (quasi Zen) del segno, fino alla sintesi totale. Una selezione di sue opere è visibile sullo spazio web http://web.tiscali.it/gallerialippi. Contatto: E-mail.
Eraldo Di Vita
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