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Giovanni Greco 2

Nato a Catania, ho iniziato la mia attività artistica all'inizio degli anni '90; dopo il completamento degli studi artistici e un approfondimento degli studi di biologia ho frequentato la scuola del nudo presso l'Accademia BB.AA. di Catania spinto da una forte passione per l'arte del '500 e del '600 che mi ha portato ad indagare la tecnica e lo studio della pittura tramite un'analisi e attenta osservazione delle opere di Caravaggio, Poussin e soprattutto fiamminghi di van Eyck, Brueghel.
Lavora nella sua città natale come assistente presso alcune gallerie d'arte, presso studi artistici e associazioni culturali dando il proprio contributo alla realizzazione di mostre locali e aderendo a commissioni giudicatrici; nello stesso tempo cercando di soddisfare la mia esigenza classicista mi sono occupato di approfondire nell'arte ellenica quegli elementi di perfezione estetica, oltre che tecnica che potevano essere motivo di spinta ad intraprendere la mia esperienza pittorica, per poi proiettare successivamente la mia ricerca alla pittura contemporanea.
Tali conoscenza mi hanno permesso di poter ampliare le mie conoscenze trovando così una dimensione interiore spinto anche da una maggiore riflessione sulla vita e cercando di interpretare il "pensiero" a volte ineffabile come mezzo per porre in una luce nuova i problemi fondamentali di cui la nostra mente non cessa di liberarsi ponendo in scena dei ricatti visivi, dei ricatti dell'anima.
Negli ultimi anni mi dedico all'arte astratto-geometrico avendo colmato la mia smisurata curiosità sul figurativo e che ritengo sia stata necessaria per approdare alla sintesi, adesso, di una realtà più immediata ove il gesto, il sogno non disgiunto dalla razionalità siano i contenuti emozionali a determinare passioni, tensioni e disagi che devono pertanto essere espressi nel modo più libero, spontaneo e violento possibile, al di fuori di qualsiasi schema precostituito e contro ogni regola normalmente accettata.

La Psicanalisi della Pittura

Se Sigmund Freud avesse dipinto lo avrebbe fatto alla maniera di Giovanni Greco, che partendo dall'arte classica è arrivato all'astratto attraverso un travaglio mentale interiore con una teoria scientifico-filosofica della pittura secondo la quale i processi psichici inconsci esercitano influssi determinanti sul pensiero , sul comportamento e quindi anche sul modo di dipingere.
Anche i titoli delle sue opere riflettono la ricerca e il carattere di Giovanni Graco, che adotta nelle sue opere una specie di psicoanalisi delle forme e del colore, eliminando la terza dimensione, accentuando i valori emotivi nell'esprimere i sentimenti col segno, dove i mezzi espressivi sono la linea e il colore : "La speranza di estirpare l'imbecille", "Nella memoria atemporale", "Nell'inconsapevoleza dell'annientamento", "Errare umanum est..", "Siderale", tutti titoli che auspicano un cambiamento in un mondo che a Giovanni Greco non piace prorio così com'è.
Anche se le opere di Giovanni Greco esulano dalla rappresentazione oggettiva della vita reale, si sente in esse una vibrazione umana che esalta i sentimenti attraverso la forma, la linea, il colore e l'intenzionalità dell'artista, dove l'opera stessa viene intesa come risultato dell'incontro tra l'uomo e la natura in un alternarsi di empatia tra la forma pura e la sua complessità. Greco psicanalizza ogni aspetto della vita che lo circonda, la natura dell'uomo e delle cose. Quella di questo artista è una pittura più mentale che fisica, più che dipingere col pennello Giovanni Greco imprime sulla tela le tracce del suo pensiero.

Eraldo Di Vita

OPERE
Cliccare sull'opera per ingrandirla.
Untitled 1 ...perchè rende...
Errare humanum est... La nuova alba
La speranza di estirpare... Nella memoria atemporale...
Nell'inconsapevolezza... Prospettiva solipsistica
Proxima (C-2012 S1) Siderale - 1 ua
Siderale - 20,14 ua Siderale
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