WebArtMagazine@Altervista
« Indietro [D-L] | Home | ArteNetwork.Altervista.org

La "Outsider Art" di Anna Galliani

È nata a Chieti. Pittrice e ceramista si distingue in diverse tecniche e anche nell'affresco.
È stata allieva di Tommaso e Michele Cascella e Arduino Napoleone, affronta varie tematiche e soggetti sacri con intonazioni stilistiche che vanno dalla figurazione moderna all'astrazione.
Dipinge quadri di grandi dimensioni su commissioni di chiese ed enti politici.
Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero.

La pittura di Anna Maria Galliani ha una matrice intrecciata inconsciamente con la più significativa tradizione primitivistica italiana e francese, che non ha niente a che fare con la pitura naif, ma che si può ricollegare alla "Folk Art" inglese o alla "Outsider Art" americana moderna (quasi sempre arte murale, al di fuori di ogni schema).
L'arte della Galliani è molto meno ingenua di tanti altri artisti molto più famosi di lei, entra violentemente nel subconscio del fruitore, lo scuote dal suo torpore analitico e intellettuale e lo riporta alle origini, quando il mondo era ancora tutto da comporre.
È proprio qui la magia della pittura della Galliani, sia che si consideri la sua tendenza all'astrazione, sia al dato reale di una figurazione distorta, che tuttavia coglie i lati più significativi delle figure, dei volti e delle cose.
A questa artista non interessa la ricerca formale, accademica, essa vuole cogliere l'intima personalità del soggetto, codificando e semplificando con immediata efficacia comunicativa, di istinto, con virulenza, con tutta la libertà di espressione che le appartiene.
Il primitivismno espressionista di Anna Maria Galliani va al di là dell'esperienza fauvistica francese superando con essa l'equivoco dell'imitazione naturalistica.
Quello che interessa alla Galliani non è la significazione dell'opera, il chiaroscuro o la prospettiva, ma la semplificazione delle forme, l'immediatezza e il colore, come seppero fare Matisse, Rouault, Vlaminck, Van Dongen e gli altri.
I valori più importanti, dunque, dell'arte della Galliani sono la libertà e l'immediatezza nell'uso e nella scelta degli elementi che concorrono a formare l'opera, con il sentire interiore dell'animo puro.

Attraverso Anna Maria Galliani la pittura si "purifica" e il suo itinerario cromatico è giocato su un impianto espressionistico, che partendo dall'intenso rosso si dirama verso l'intero spettro e che corrisponde alla piena libertà interpretativa, fonte della vera felicità di dipingere.
I volti di donna (gli angeli della pace), le rappresentazioni di Gesù Cristo (la pace dell'anima), i cuori rosso fuoco (puro amore per il prossimo), fanno di Anna Maria Galliani una "pura espressionista del sentimento".
La sua pittura potrebbe sembrare a tratti naif, perchè apparentemente semplice e semplificativa, ma al contrario del "primitivo" che dipinge con l'istinto e distorce con gli occhi, Anna Maria dipinge con il cuore e l'intelletto e i suoi cromatismi (i colori della vita, come lei li chiama) risvegliano in noi ataviche e intense emozioni. Anna Maria Galliani privilegia, esasperandolo, il lato emotivo della realtà rispetto a quello percepibile oggettivamente, in contrapposizione al razionalismo e per questo può essere considerata una pura espressionista, la cui pittura parte dall'anima e arriva direttamente alla realtà, un percorso inverso a quello degli impressionisti. Gli occhi dell'anima sono quindi la base dell'arte espressionista di questa artista, dove l'occhio interno si sostituisce a quello esterno creando, in qualche modo, una sorta di miscuglio fra etica ed estetica, una identificazione romantica fra arte e vita, ricca di contenuti sociali.

Eraldo Di Vita

OPERE
Cliccare sull'opera per ingrandirla.
01 02
03 04
05 06
07 08
09 10
11 12
Web Art Magazine contact: e-m@il