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Bruno Fael - Un anno dopo

A BRUNO
Amico mio
ci manchi tanto.
Da quando sei partito
non sei qui con noi
ma non lasci la mente
nemmeno per un giorno
come se noi pensassimo
ad un tuo ritorno.
Sono certo che sei andato
in un luogo incantato
so che da qualche parte
ci stai guardando
tu sei con noi
ci sei vicino
per nessuna cosa al mondo
rinunceresti ad una canzone
e un buon bicchier di vino
specialmente adesso
che non tremi più
riconciliato
con la mamma di Gesù
che ti ha preso per mano
e ti conduce verso
il Paradiso degli artisti
dove sono tutti ad aspettarti
per darti il benvenuto
e festeggiarti
Anche noi ti festeggiamo
e tutto il tuo passato
è nei nostri ricordi.
Arrivederci amico
occupa un posto al caldo
per il tuo amico Eraldo
conserva anche per me
un angolo fra gli artisti
anche se non lo merito
di star fra quella gente
chiudi un occhio
e fai finta di niente.




Ad un anno dalla sua scomparsa si sentono ancora di più la sua mancanza e il profondo vuoto che l'amico artista Bruno Fael ha lasciato dentro di noi.
Rimangono indelebili la sua umanità e la sua inconfondibile arte, che a partire dagli anni Cinquanta ha iniziato ad invadere l'Italia per diffondersi lentamente in Europa e nel mondo.
Il "Maestro del colore", come viene definito immediatamente dalla critica più attenta, sperimenta ogni angolo della pittura, per passare dal figurativo all'informale e per affermarsi definitivamente come uno degli interpreti mondiali dell'espressionismo astratto, grazie anche all'enfasi delle sue creazioni spontanee e subcoscienti. Quello di Bruno Fael è anche un astrattismo lirico, che lascia ampio spazio alla fantasia e al suo universo personale, un atteggiamento poetico e uno stato d'animo che trapela dai suoi colori che hanno un legame con gli accordi musicali e che come la musica, amata dall'artista, produce grandi emozioni (la tela è il pentagramma e i colori sono le note musicali).
Le mostre in tutto il mondo dei suoi dipinti, delle sue sculture e installazioni pongono Bruno Fael tra le figure più rappresentative della nostra storia dell'arte.
Questa piccola retrospettiva vuole rendere omaggio ad un artista che ha lasciato dentro di noi un ricordo indimenticabile.

Eraldo Di Vita

OPERE
Cliccare sull'opera per ingrandirla.
Modella - 1983 Il giocattolo - 1987
Composizione in giallo e blu - 1989 Trasformazione - 1996
La tigre e il dragone - 2000 Manichino di Guerre Stellari - 2002
Il vecchio pescatore - 2004 Camerun - (EXPO 2015)
Giappone - (EXPO 2015) India - (EXPO 2015)
Italia - (EXPO 2015) Siria - (EXPO 2015)
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