WebArtMagazine@Altervista | |
---|---|
« Indietro [A-C] | Home | ArteNetwork.Altervista.org | |
Dalma Bresolin - L'Universalità Artistica Dalma Bresolin (Pola, 1923 - Crespano del Grappa (TV), 2001), pittrice, incisore, ceramista, viene considerata dagli storici dell'arte una delle figure più rappresentative dell'arte veneta nella seconda metà del Novecento. Si forma artisticamente a Venezia dove negli anni Cinquanta frequenta l'Accademia di Belle Arti con Virgilio Guidi, impara l'arte dell'incidere all'acquaforte presso la Stamperia il Torchio con Galileo Borin e segue i corsi pratici della calcografia e litografia al Centro Internazionale della Grafica con Licata e Goetz. Attiva dal 1955, sono 124 le personali o retrospettive presso Musei, circoli culturali artistici e gallerie in Italia, negli USA, in Germania, Inghilterra, Slovenia, Canada e Lussenburgo. Sue opere vengono presentate, quasi sempre su invito, a circa trecento rassegne d'arte collettive, nazionali e internazionali in tutto il mondo. Significativi i premi ricevuti ed il conferimento di titoli accademici; positivo il collezionismo in Italia e all'estero. Opere della Bresolin si trovano in numerosi musei, collezioni pubbliche e private. Documentazione: Motore di ricerca Google Referente: Dr.Angelo Bresolin e-mail: bresolin.giovanni@alice.it In tutte le opere di Dalma Bresolin (olii, acquaforti, acquatinte, disegni) c'è la riscoperta del bello e del classico. L'artista è una vera Maestra nel " linguaggio dell'incisione" e non ha niente da invidiare ai colossi come Morandi, Luigi Bartolini, Vespignani. I volti delle fanciulle, le piante, i fiori, le pietre, la vegetazione, sfidano il "lettore" a citazioni storico-artistiche, rimandi letterari, richiami alla vita di oggi e di ieri, in cui la fascinazione esercitata dalla capacità di tratto e disegno precede di pari passo col desiderio di stupire. Il mito classico delle composizioni di Dalma Bresolin è spesso falsato e tradito, la commedia della vita si sostituisce alle ironiche raffigurazioni di fanciulle di profilo modiglianesco. Dalma Bresolin viaggia liberamente attraverso iconografie e stili, inseguendo mitologie e confermando quanto possa apparire visibile la tentata configurazione di una compiuta perfezione. L'artista costruisce un crescendo di aspettative e un insieme di simbologie apparentemente indirizzanti verso un subitaneo e definitivo disvelamento, ma in realtà miranti a lasciare in colui che si ritrova intrappolato e affabulato dalla miriade delle opere col fascino del bianco-nero e da quel senso di vertigine che ti avvolge. Nella pittura a olio Dalma Bresolin si sfoga con il colore, come per prendersi un a rivincita sulla sua grande professionalità di incisore: a volte si serve delle pietre e della natura per rielaborare figure umane, più spesso nella pietra ravvisa le antiche forme dei fossili. i blu, i rossi, i bianchi e gli azzurri sono i colori che brillano nella sue opere, colme di vita e di natura. Essi sono la rivisitazione cromatica di un linguaggio che l'ha resa famosa, quello dell'incisione. Mentre le incisioni di Dalma Bresolin a volte inducono ad una certa "melanconia", i suoi oli sono colmi di gioia di vivere; sembra di essere sottoposti ad una cura di "cromoterapia", dove il verde e l'azzurro sono lì per rilassarti e il rosso per eccitarti. Mentre le incisioni della Bresolin si ispirano alle antiche tradizioni (da Salvador Rosa e Giovanni Fattori) e sono sotto il gioco della realtà esterna, le opere ad olio sembrano fare l'occhiolino all'arte pop e al realisdmo astratto, per il repertorio dei colori, la luce e il taglio delle composizioni, per la commistione di elementi astratti con quelli reali. Dalma Bresolin sembra ringiovanire artisticamente col passare del tempo e proprio nel momento in cui sembrava ormai prigioniera nella sua torre bianconera, la sua pittura è riuscita ad incarnare ed esemplificare il senso inebriante di essere finalmente libera. Eraldo Di Vita |
|
Web Art Magazine contact: e-m@il |