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Gianpaolo Arionte: Visioni colorate di un artista emozionale

Gianpaolo Arionte è nato a Napoli nel 1984. Dopo aver conseguito la maturità artistica (si laurea con lode all'Accademia delle Belle Arti di Napoli nel 2007, allievo del noto pittore Salvatore Provino) comincia la sua attività di pittore e disegnatore, lavora in diversi progetti P.O.F come esperto di pittura e scultura.
La sua prima esposizione avviene nel 2006 presso l'Accademia delle Belle Arti di Napoli (una collettiva dal titolo "Futuro contemporaneo", organizzata dal Prof. S.Provino).
Dal 2008 al 2010 partecipa a decine di mostre collettive e personali e nel 2011 entra a far parte del gruppo "Professional Art" guidato dal giornalista Raffaele De Salvatore e continuano le sue esposizioni di successo.
Di lui si sono occupati critici di tutta Italia e molte sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero.

Gianpaolo Arionte è capace di trasformare gli atteggiamenti in incantate visioni colorate e le sue opere, sia che si tratti di ritratti, di maschere o di paesaggi, sono dense e squillanti, traboccano di sentimento, di passione, dal segno fortemente espressivo, a volte rude e a volte impacciato nella resa delle forme, ma sempre strutturale e plastico.
I suoi ritratti hanno una decisa assonanza con certe figure espressionistiche tedesche, nella forte caratterizzazione e concentrazione dell'immagine, che definiscono in pochi tratti situazioni psicologiche ed emozioni, senza mai scadere nel retorico o nella caricatura.
Questo genere di pittura nasce sempre dal vissuto di un artista, dal disagio esistenziale, dalla ricerca dell'emozionale e dello spirituale nella realtà che lo circonda, riflettendo sull'alienazione e sulla solitudine dell'uomo per il raggiungimento di una soddisfazione interiore per mezzo dell'occhio.
Anche nei colori Arionte è originale, trasformando il colore reale dei volti, che diventano verdi, gialli o azzurri, in modo che si riesca a suscitare emozioni; usa il colore come materia, come elemento palpabile e concreto, tutto deve vivere e vibrare di colore , il verde in particolare, perché il verde è la speranza, la natura che ci circonda e ci assorbe. I colori di questo artista sono quelli essenziali, che gli servono più per esprimere le proprie emozioni che per riprodurre la natura. Quei pochi colori riescono ad esaltare la forza e la vitalità di un volto o di uno scenario e soprattutto emanano più che la "joie de vivre", quella di esistere.
Le maschere rappresentano la folla, il popolo, il gregge che si lascia guidare dalla legge del più forte, anche se sotto quelle maschere tutte uguali ci sono volti diversi, che singolarmente vorrebbero ribellarsi al loro destino di esercito senza nome e senza speranza.
Anche i paesaggi, le case e le montagne, sembrano rassegnate al loro destino, si tengono strette, sono solidali tra loro, sembrano senza futuro, ma sotto quei tetti rossi qualcuno spera in un mondo migliore.
Quella di Gianpaolo Arionte è una "pittura di pancia e di cuore", solcata dalle crepe e dalle incrostazioni del tempo passato e presente e che si rivolge al futuro senza arroganza, con passione ed incondizionata umiltà.

Eraldo Di Vita

OPERE
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Ritratto di R. F. Ritratto con maschera
Studio n. 16 Tra le maschere
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